Fare la pasta con parole antiche


 
 
 

Assieme a sapori, a odori, lentamente scompaiono anche parole e modi di dire, con i loro suoni arcaici. Cercare di richiamarle alla memoria, a volte, fa rinvenire anche affetti, volti, momenti della nostra vita, voci e racconti. Non per un gioco nostalgico, non per un'affermazione di un "prima" migliore di un "ora", ma per un riconoscimento che in quei suoni, in quelle parole, in quegli usi affondano le nostre radici; che tutto ciò costituisce un bagaglio culturale povero quanto si vuole, ma nostro. Perciò vogliamo ricordare, per capire meglio e perché se ne conservi l'eco.

Le molteplici culture che nei secoli sono venute in contatto con le nostre zone hanno lasciato il loro segno nei termini dialettali: troviamo frequantemente parole derivanti dal greco, dallo spagnolo, talora dall'arabo. Un interessante studio sul dialetto cilentano si trova in Ondis.

 

IUMMEDDA

Il contenuto delle mani unite a formare un concavo recipiente naturale. La farina, dal sacco, può essere presa a "iummedde"; esse possono rappresentare una personale misura di capacità.

 

SETA, SETIDDO

Così chiamato il setaccio per separare la farina dalle impurità; si distingue dal CERNICCHIO e dall'AIRALE per la maglia molto più sottile, atta a trattenere impurità di dimensioni minime, mentre questi vengono usati per la mondatura di sostanze via via più grandi. Un modo di dire abbastanza diffuso per etichettare un perdigiorno, una persona stolta, sbadata o inconcludente è

Tu vai a l'acqua ccu cernicchio (Sei uno che va prendere l'acqua col crivello)

 

SCANATURO, SCANARE Il tavolo da lavoro (spianatoio); esso può essere poggiato sulle gambe, sulle sedie, ed è usato sia per la preparazione dell'impasto, sia per la lavorazione della pasta. Facendo il pane, SCANARE significa dividere l'impasto in forme, dette appunto SCANATE o anche PANELLE.

 

COCCHIOLA, SCUCCHIULARE Il guscio delle uova (ma anche delle noci, delle castagne, delle nocciole,...). Si possono SCUCCHIULARE i legumi, freschi o secchi che siano. Nel caso di frutta, in cui la buccia è aderente alla polpa, questa viene detta SCORZA e la si MONNA (MONNARE una mela o una patata). Particolare il caso delle castagne: prima si SCOCCHIOLANO, poi si MONNANO della pellicina interna. 

 

CINGULI, CINGULIARE I CINGULI sono i cilindri di pasta, spessi all'incirca un dito, da cui si passerà alla preparazione dei fusilli. Si preparano a mano libera, senza l'ausilio del ferro, con gli stessi movimenti tipici della realizzazione del fusillo.

 

LAANA, LAANIARE         

Preparazione di una sottile sfoglia di pasta per mezzo del LAANATURO (sorta di matterello) sullo SCANATURO. Non attiene la lavorazione del fusillo, ma si LAANIAVA sia per produrre le tagliatelle (anch'esse dette LAANE), sia per preparare la sfoglia dei CAUZUNI (calzoni ripieni di particolari erbe selvatiche, oppure di un impasto di formaggio, riso ed uova), o dolci come le NOCCHE natalizie.

 

 


Pagina inserita nel 2000 - Ultima modifica 12.10.2014

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