A.D. 1976: nasce la Sagra del Fusillo Felittese

Un piatto di fusilli ...

... un promemoria per chi li conosce e ne apprezza il gusto...

... un provocante invito a Felitto per chi, ahilui!, ancora ne è digiuno

Credo che per molti di noi felittesi che l'abbiamo vissuta, sarà difficile dimenticare la prima Sagra del Fusillo, lo spiazzo di Remolino, allora non ancora alberato, tutto inondato di luci e di suoni, la "baracca" di frasche e i tavoli di mezzanelle. E non è solo normale nostalgia che nella nostra mente esalta i ricordi. S'era a metà anni settanta, nasceva la Pro Loco e con essa, per la prima volta o, almeno, per la prima volta in modo deciso si tentava, attraverso l'associazionismo, di scuotere la vita felittese. Si ritenne, credo, che il nostro fusillo fosse un prodotto tale da potergli costruire attorno una sagra (a Gioi Cilento ne era nata una simile da qualche anno). Non so quanto fu azzardo e quanto decisione consapevole ma, se scommessa fu, dobbiamo oggi convenire che è stata ampiamente vinta.

Negli anni il fusillo felittese si è costruito una dignità ed un prestigio impossibili da ottenere senza una manifestazione promozionale eclatante come la sagra. Il fusillo, da pura tradizione, è divenuta un'occasione economica che, pur in mancanza di una coordinazione, ha assunto un rilievo a volte per niente secondario nel bilancio di molte famiglie; e questo volendo trascurare l'impatto economico della sagra in se stessa.


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