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Pietro Ebner, in Chiesa Baroni e Popolo nel Cilento medievale, ha riportato una sintesi delle
relazioni predisposte dai vescovi durante le visite pastorali nei vari
paesi della diocesi. Nel capitolo riguardante Felitto la prima
relazione citata è quella del 1606. Già in essa è presente
l'indicazione di una Cappella di Santa Maria del Carmine, attribuita alla
famiglia Venuto (di essa non abbiamo alcuna notizia successiva, per cui potrebbe trattarsi anche di un refuso tipografico o di decifrazione del manoscritto).
Nella relazione del 1698 si trova l'indicazione del vescovo
circa la necessità di ripararne il soffitto e l'attribuzione
alla famiglia Giardino, che ancora ne ha poi conservato la
proprietà fino ad oggi, come risulta dalle successive
relazioni ed anche da Lucido Di Stefano che,
intorno al 1780, scrive "dentro e fuori l'abitato di
Felitto esistono le seguenti Chiese. Quella del Carmine padronato
della famiglia Giardino
..."
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Nella relazione del 1860 si leggono delle
note circa la sua posizione ("di fronte alla
parrocchiale") ed il suo contenuto ("mensa
lignea, tavola dipinta, pavimento di cotto,
sepoltura
").
Infine nella relazione del 1903 è
posizionata "sotto casa Giardino
" e
viene specificato che in essa
è presente una tela.
La Cappella, purtroppo, è oggi
estremamente degradata.
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